5 December, 2005

Convergenza

Posted in mobile, nuova TV at 23:42 by Sebastiano

Mentre in Italia un operatore mobile si compra una rete televisiva (mi riferisco ad H3G, di cui ho parlato qualche giorno fa), in UK una rete televisiva si compra un operatore di telefonia mobile. La notizia qui.
L’idea è naturalmente quella di creare una convergenza di servizi tra telefonia mobile, banda larga e contenuti tv. In UK hanno dimostrato di saper fare bene con la tv on demand; verranno quindi sfruttate queste fusioni (anche BskyB ci sta pensando, come riportato nell’articolo) per fornire nuovi tipi di contenuti on demand, naturalmente multipiattaforma? (magari contenuti socializzanti, non i goal delle partite).

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28 November, 2005

3 is broadcasting

Posted in mobile, nuova TV at 23:49 by Sebastiano

H3G ha completato pochi giorni fa l’acquisto di Canale 7 dal Gruppo Profit di Raimondo Lagostena (che possiede anche Odeon TV).

Prima osservazione: prosegue la chiusura de facto di reti private locali, il che conferma che il digitale terrestre porta attualmente alla diminuzione dell’offerta, a causa di costi inaccessibili per le piccole realtà “analogiche”.

Seconda osservazione: 3 è il primo operatore mobile a diventare broadcaster (o più esattamente “carrier/operatore di rete” nel linguaggio “tecnico” del DTT). La sua intenzione è naturalmente quella di trasmettere contenuti nello standard DVB-H.
Insomma, c’è chi si allea con i broadcaster, e chi lo diventa.

Il DVB-H, questo sconosciuto: non è IPTV, non è HDTV, non è tv on-demand, è solo flusso di dati unidirezionali one-to-many (IP Datacast, di cui Nokia parlava già nel 2003) che impallidisce di fronte a qualsiasi Wi-Fi, Wi-Max, Wi-Bro.

Dopotutto però Novari potrebbe aver fatto bene a spendere i 35 milioni di euro necessari per l’operazione. Nonostante i molti usi razionali e utili a cui una connessione wireless a banda larga potrebbe prestarsi, in realtà tutti questi usi/possibilità tecnologiche, per quanto affascinanti, potrebbero non prestarsi ad un modello di business di successo (quantomeno non ad una copertura abbastanza rapida dell’investimento). Faccio un pò l’avvocato del diavolo dicendo che il broadcasting su cellulare potrebbe essere sufficiente per veicolare ciò che molti utenti nomadi vanno cercando: esperienze ed emozioni.
Devo però sottolineare che in questo manca un ingrediente fondamentale – vedremo in futuro quanto effettivamente percepito/voluto dai consumatori nomadi – ovvero la possibilità di partecipazione, di upload di contenuto, di condivisione di esperienze proprie (che però potrebbe essere risolto dalla convergenza con l’UMTS).
Staremo a vedere…

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